Papaveri Rossi è un amarcord che racconta la storia di una famiglia che dalla Calabria si è dovuta trasferire a Spalato durante la Seconda guerra mondiale.
Il racconto parte dal novantesimo compleanno di Romana, una disabile che vive da sola in un grande edificio. In realtà un compagno di vita ce l’ha. È Willy, una colomba, che puntuale ogni mattina passa sul davanzale della finestra a salutarla. Ad aiutarla nelle incombenze personali è Lea, un’infermiera dei servizi sociali, che ogni mattina l’aiuta a lavarsi. Ma quella mattina è davvero particolare. Alla sua porta bussano in tanti per festeggiare l’importante traguardo dei novant'anni.
Romana così trascina i suoi visitatori in un viaggio nel suo passato che ci riporta al tempo della Seconda guerra mondiale e agli eccessi del regime fascista.
È un libro che racconta di una famiglia oppressa dal regime, ma incapace di opporre rifiuti. Di una famiglia, come tante che vissero quel periodo nel quale non si poteva osare di esprimere idee proprie e non si poteva dire di “no” a un colonnello tedesco e a un podestà di Mussolini.
Giovanni –
Papaveri Rossi” di Marcella Vivacqua è un’opera che si distingue per la sua capacità di intrecciare la storia personale con quella collettiva, offrendo al lettore una narrazione intensa e coinvolgente. Attraverso le vicende di una famiglia, l’autrice ci conduce in un viaggio che attraversa il ventennio fascista, esplorando i legami tra Italia e Dalmazia con una prospettiva storica e umana profondamente intrecciata.
Il libro si apre con una descrizione vivida dell’ambiente e del contesto storico, dove i “papaveri rossi” emergono non solo come elemento paesaggistico ma anche come simbolo di una memoria collettiva, intrisa di dolore e speranza. Vivacqua riesce a dipingere con maestria i contrasti e le sfumature di un’epoca turbolenta, utilizzando la saga familiare come metafora delle lotte e dei cambiamenti che hanno segnato il Novecento.
La narrazione è fluida e ricca di dettagli, con personaggi ben delineati che incarnano le diverse sfaccettature dell’esperienza umana: l’amore, il sacrificio, la resistenza e la ricerca di identità. La scrittura di Vivacqua è evocativa e poetica, capace di trasportare il lettore nelle atmosfere e nelle emozioni di un periodo storico che ancora oggi risuona nella memoria collettiva.
In conclusione, “Papaveri Rossi” è un libro che merita di essere letto per la sua capacità di raccontare una storia personale che si fa eco di una storia più grande, quella di un’intera nazione. È un tributo alla resilienza dello spirito umano e un invito a non dimenticare le lezioni del passato.
Annalisa Francesca Carricato –
“Un romanzo coinvolgente dalla prima all’ultima pagina in cui si mette a nudo l’io di una donna che dà voce, con la sua storia familiare, agli interrogativi di un passato che si riflettono, con le sue ombre, sul futuro delle nuove generazioni, senza mai perdere la speranza in un mondo migliore. La ricostruzione storica rende con delicatezza una vicenda in cui è facile immedesimarsi grazie anche all’ironia ed all’uso sottile dell’introspezione. La prosa è fluida con descrizioni precise e verosimili, ma non mancano le riflessioni storico-filosofiche ed i simbolismi che la arricchiscono. Un’opera felice che resta nel cuore del lettore!”.